martedì 31 gennaio 2012

HOMELAND, Howard Gordon, Alex Gansa, Gideon Raff - Gennaio 2012 Showtime USA



Tratto da un serial tv israeliano di grande successo, nella versione americana, il racconto si trasferisce a Washington. La storia del soldato ritrovato dopo 8 anni vivo in Iraq e del ritorno in patria, smuove le coscienze dell'America politica, mass-mediologica, e soprattutto smuove tutto il mondo dei servizi segreti, CIA, FBI, e altri che con ogni mezzo vogliono capire se il soldato in questione non sia tornato con altri intenti ... in un contesto da paranoia terroristica dopo l'uccisione di Bin Laden e dieci anni dopo l' 11 settembre ... non mi dilungo sulla trama perché la costruzione davvero efficace e intrigante da thriller super cospirativo merita il silenzio e la sorpresa ...
definito a torto il "24" dell’era Obama, in realtà ci troviamo di fronte a ben poche scene eclatanti da
classico action alla Jack Bauer, ma bensì con interessante drammaturgia si insinua nelle vite private della famiglia del soldato, nelle vite degli agenti segreti. Inganni, bugie, segreti per sopravvivere e soprattutto per scovare la verità, disposti a tutto, anche illegalmente per spiare, scoprire ...
ottima regia, e soprattutto una fotografia da grande cinema per entrare davvero "dentro" le case, gli spazi
governativi (memorabili alcuni immagini in cui i protagonisti sono "prigionieri" nelle stanze del potere, le cui tapparelle alle finestre diventano gabbie ...) nelle ultime puntate la regia e la fotografia diventano angoscianti, con le telecamere addosso ai protagonisti, e gli spazi claustrofobici.
Un discorso a parte merita l'attrice Claire Danes: premiata quest'anno con il Golden Globe per l'interpretazione femminile proprio per questa serie. Un agente segreto con problemi di disturbo di personalità, problemi che tiene nascosti ai suoi superiori, ma che inevitabilmente affiorano con conseguenze drammatiche nelle ultime puntate ... proprio nelle ultime puntate l'attrice da il meglio di se in una interpretazione davvero grandiosa e da brividi ...
abituata ai personaggi disturbati, estremi, già nel 2010 aveva vinto un Golden Globe nella strepitosa interpretazione dell'autistica Temple Grandin nell'omonimo film tv.
Non sono da meno gli altri interpreti, in particolare il soldato Nicholas Brody interpretato da Damian Lewis,
e personalmente ho trovato davvero notevole l'attrice Morena Baccarin già vista in V, qui madre, moglie, amante, sempre in bilico tra dubbi, slanci emotivi e controllata sensualità.
Davvero messi a nudo gli attori in situazioni non banali per un serial televisivo, quali il sesso e crisi di ogni tipo.
Qualche flashback non invadente per raccontare allo spettatore la verità ... ma sarà davvero così? ...
Chi sarà mai il soldato tornato dall'Iraq?


venerdì 6 gennaio 2012

A RUA (THE STREET) - MUHKA (3 Gennaio 2012, Anversa)


Un’interessante mostra dedicata agli artisti e movimenti degli ultimi decenni a Rio de Janeiro.
Il titolo già spiega molto, una immersione nelle strade, nella emarginazione, nei colori, nella violenza, nella vita di tutti i giorni.
Gli artisti immaginano diversi percorsi, molteplici letture, segnali, indicazioni per sopravvivere o esaltare una città con mille vie di fuga, persone, edifici.
Ernesto Neto si allontana dalle sue forme biomorfe e crea una interessante costruzione-capanna dai colori carioca. Un riparo ancestrale ma contemporaneo in un mondo sovraffollato.
L’istallazione di Laura Lima con gli uccelli rinchiusi in cornici e bloccati nell’angolo del museo sono davvero belli, immersi nell’azzurro delle mura.
Altra curiosità le valigette di Dias & Riedweg contenenti piccoli video dei resoconti dei passaggi di mano, viaggi, avventure per le strade di Rio di questi piccoli contenitori.
Bellissime foto raccontano gli scontri, le rivolte nei momenti più difficile degli anni 70’ ad opera di Evandro Teixeira, e altre immagini di Anna Maria Maiolino sulla strada, tra le uova, i piedi di un bambino …
Al centro della sala delle vasche rotonde contenti liquido rosso, sopra dei fagioli neri ci ricordano, come nei video delle ultime sale che purtroppo il colore rosso sangue è sempre presente nella rua, così come i bellissimi piccoli disegni a matita di Rosana Palazyan, volutamente infantili su fogli di quaderno, pesantemente reali illustrano la violenza sulle donne, la prepotenza della polizia.
Una bella mostra da non perdere.