mercoledì 16 ottobre 2013

JENNIFER ROSA - L'ora - Ghisa Art Fusion (Fabbrica Saccardo) 29 settembre 2013, Schio

(Foto di Caterina Romano)


Un computer a bordo di un rettangolo circondato di spettatori, con voce fredda e tecnologica, ci avvisa sulle modalità della performance a cui assisteremo: una serie di pezzi scelti casualmente dal programma e dalla durata casuale. I performer comandati dal computer entrano in scena e danzano il pezzo indicato. A volte ripetuto, allungato nei tempi o interrotto … tutti assieme, a coppie o singolarmente.
Da semplici “Strike a pose” in SCATTI a impegnative lotte di dominio in INTENTI dove i due performer maschi si spingono attraggono e respingono. O estenuanti giochi fisico-onomatopeici in SUJU … ingannando gli spettatori con un titolo finto-nipponico …
Metafora della società che ci indica/comanda come comportarci ma anche l’invadenza della tecnologia che ci costringe a comportamenti sempre più programmati  con un’inquietante invadenza.
Individualmente o in gruppo (come i social network) come nel pezzo MASSA dove i performer si sostengono/attraggono come atomi irrimediabilmente legati l’un l’altro. Se qualcuno cede tutto il gruppo si sfascia … per poi riattaccarsi l’uno con l’altro come calamitati.
In PELLE, un concitato togliersi capi, gettarli, raccoglierli, infilarseli, senza badare a taglie o dimensioni … rincorrendo mode stili sempre più veloci quanto l’atto di gettarli via.
In CROLLI ogni performer sostiene il gruppo in piedi, ma inevitabilmente se qualcuno cede, tutti precipitano  …

SCATTI INTENTI RIVOLTE SUJU FONDO ESPOSTO MASSA MISCHIA TRASPORTO SCAMBIO CROLLI PERSISTENZA PELLE STATO ognuno da il massimo fino allo sfinimento in una ricerca che rielabora la presenza, l’altro, lo spettatore, lo spazio. BRAVI!!!