Il
concerto di Wim Mertens mi ha convinto a metà.
Niente
da dire sulla bravura dei tre componenti (impressionante il clarinetto). La scelta dei pezzi bellissimi e complicati superano l’etichetta di musica minimalista.
Ma
purtroppo Wim Mertens decide di cantarci sopra delle strofe (poesie da lui
scritte). Tutti i pezzi vengono contaminati dalla voce da controtenore che personalmente
ho trovato irritante soprattutto per lo stesso timbro e modalità in tutti
pezzi. Brani che vivono di vita propria, evocativi, affascinanti, anche senza
l’intromissione del cantato.
La
seconda parte del concerto è dedicata ai brani più famosi, molti da The Belly
of an Architect … ma sempre la presenza della voce di Wim “danneggia” la
potenza di brani storici come Birds of the mind e altri.
Non
si salva neppure Struggle for Pleasure, “inquinato”
da due strofe buttate la, che fa tanto cross over da avant garde anni 80’ …
forse una voglia di svecchiare i “classici” e non rientrare negli stereotipi …
ma personalmente mi è sembrato un eccesso di megalomania da parte di Wim
Mertens aggiungere altro, a delle creazioni già di per se perfette.
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