lunedì 28 maggio 2012

LEN FAKI - BERGHAIN, Berlino 19 maggio 2012






… mentre aspettiamo di entrare, Len Faki ci passa accanto trasportando  il suo carico di musica, mangiando una banana …

Sono le 5 e la luce del giorno rischiara la fila chilometrica fuori dall’entrata del Berghain, varchiamo la soglia dopo un accenno di assenso di Sven Marquardt, giusto in tempo per l’inizio della session di Len Faki alla consolle.

Un inizio travolgente, apocalittico, con il popolo che lo acclama e il suono che diventa ossessivo.
Un muro sonoro difficile da dimenticare, con piccole variazione evocative ed effetti ricercati. Ma va oltre con interferenze e  distorsioni senza fine con i  toni che si fanno sempre più profondi e tellurici.
Pochi ed efficaci effetti luce per un’estraniazione totale
Il rito si compie, la gente alza le braccia, urla, lui ripaga con inarrestabili ritmi dai bpm trascinanti.
Giusto per riossigenarci, facciamo un salto al Panorama bar dove la musica è più “tranquilla”.
Dalle vetrate della zona fumatori, il sole è già alto e Berlino è già in movimento.
Sono le 07.30 e Len Faki stà ancora suonando.

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