mercoledì 6 giugno 2012

QIU SHIHUA - White Field - Hamburger Bahnhof Museum für Gegenwart Berlin, 22 maggio 2012







Il primo approccio con le tele di Qiu Shihua è quasi raggelante, enormi pannelli dipinti di bianco, praticamente tutti uguali …
Ma dopo il primo impatto e una lenta seducente “messa a fuoco” delle opere (minimaliste?), agli occhi di  chi guarda affiorano delicati paesaggi dalle profondità impalpabili. Con un “effetto speciale” incomprensibile, si dipanano allo sguardo immagini prima solo bianche, nebulose.
Il percorso diventa intrigante, curioso, uno sforzo visivo per assaporare visioni “miopi” o sottovalutate per una frettolosa interazione.
I paesaggi della ricerca di Qiu Shihua risultano eleganti, di minuziosa fattura anche se dalle estese campiture.
Paesaggi che sembrano immersi o avvolti dalla nebbia, dove l’occhio cerca dei punti di riferimento per stabilire un “luogo”. Ma l’artista non si avventura in luoghi comuni, ma come dimostra l’approfondimento nell’ultima sala, da una ricerca sui paesaggi della cultura pittorica cinese.
Potrebbe apparire come una esperienza Zen, ma a parer mio, una ricerca che mina le consolidate e rassicuranti visioni paesaggistiche per sguardi che vanno oltre.

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