mercoledì 18 luglio 2012

PATTI SMITH - CONCERTO PER LA MEMORIA, (Bologna 15 luglio 2012)




È curioso vedere come Patti Smith riesca a coinvolgere un pubblico di varia età ed interessi: fans attempati, genitori post - … con figli a seguito, rappresentanza GLBT, ragazzini scatenati sotto il palco. Dai classici e conosciuti brani agli ultimi dal nuovo lavoro Banga, tutti cantano, ballano, incitano la sacerdotessa del rock.
È una serata particolare, tra il pubblico vi sono cartelli con messaggi che vanno al di la dell’affetto per la cantante. Patty ne prende qualcuno, li mostra, uno in particolare su Genova 2001, da poi il microfono ad una ragazza che ricorda a tutti lo sdegno per le condanne ai manifestanti del G8 del 2001.
Patti è comunicativa, trascinante, tra un brano e l’altro interagisce con il pubblico, scherza, parla del terremoto, del Museo  della memoria per Ustica alle sue spalle, e invita tutti a lottare.
I brani di Banga dal vivo diventano dei classici, in particolare Maria, dedicato a Maria Schneider.
Preso il basso, si scatena, il tempo sembra tornare indietro, uno spaccato rock di tanti tanti anni fa, circondata da bravi e fidati elementi, e dal supporto degli storici  Dee Daugherty e Lenny Kaye.
Patti: una magica “nonna rock” che tutti vorremo avere!

Prima e dopo l’esibizione di Patti Smith, era possibile visitare gratuitamente il Museo  della memoria per Ustica. Uno spazio dove i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980 sono stati ricomposti nell’allestimento dell’artista Christian Boltanski. Museo aperto al pubblico dal 2007.
Spiazzante ed angosciante: 81 lampade scendono dl soffitto accendendosi e spegnendosi al ritmo di un respiro, 81 pannelli/specchio neri coprono delle piccole casse audio che trasmettono le voci, i pensieri delle 81 persone morte nello schianto, come le ha immaginate l’artista. A terra dei contenitori/sarcofago ricoperti di pelle nera, dove all’interno si trovano gli oggetti personali delle vittime donati dai famigliari al museo, e negati agli occhi dei visitatori.
Un’ istallazione che lascia senza parole, necessaria, di grande impatto visivo ed emotivo, artisticamente crudele come la realtà. Un monumento alla memoria di un evento ancora oggi circondato di mistero. 

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