Un sconvolgente muro di decibel che
per più di due ore e mezza scuote come un terremoto tutto. Il corpo vibra, le
note arrivano allo stomaco e non capisci se stai per vomitare, vorresti
allontanarti ma è impossibile, il mantra rock dello sciamano Gira è ipnotico e ti
inchioda davanti al palco. Pervade ogni parte del corpo, inutile ondeggiare
tenere il ritmo, i suoni irrompono e si ripetono senza avvertimenti.
I timpani sono andati, il corpo
assorbe e accumula i suoni senza possibilità di scampo.
In questa session musicale tirata
all’estremo alcuni brani diventano lunghi, devastanti, con batterie
indemoniate, bassi, gong, campane tubolari come nel estremo immenso No Words No Thoughts che sembra non finire mai
e distrugge tutte le forme di sopportazione. Una catarsi collettiva, una
iniziazione magmatica. E il tutto filtrato, distorto, e reso ancora più angosciante
in un inevitabile Buco Nero Definitivo.
Poco prima le intime atmosfere, un
po’ fuori posto di Xiu Xiu.