Nella
prima delle tre esposizioni troviamo le bellissime foto di Lucie & Simon
dalla serie "Scenes of Life”: semplici scene familiari, interni di
appartamenti, momenti ludici, ma resi in modo incredibile con lo scatto
realizzato dall'alto, creando un effetto verticale, in bilico tra curiosità ed
immediata “immissione” nel mondo fotografato dal duo franco-tedesco. Nella
stessa sala un video con gli scatti dalla serie “Silent World”. Luoghi
immediatamente riconoscibili come Times Square a New York, o Londra, Parigi e
altre ma incredibilmente vuote, deserte, quasi un day after improvviso,
inquietante … in ogni foto una sola figura, smarrita, attonita, in un mondo
minaccioso … come musica di sottofondo, brani di Philip Glass.
Nella
seconda esposizione una selezione degli anni 1930-1940 del fotografo Arthur
Fellig, diventato famoso per le sue immagini di omicidi, incidenti, sparatorie,
incendi, a volte macabre, raccapriccianti ma di immediata fruizione per i
giornali di cronaca dell’epoca. Tra la fortuna e la sfacciataggine riusciva a
essere sempre sulla scena del crimine e diventare così famoso da essere
soprannominato Weegee (da Ouija un popolare gioco dell’epoca che prediceva il
futuro). Da fotoreporter free-lance diventa noto presso le testate più
rinomate, e negli anni successivi alcune mostre, un libro e un film (The naked
city) lo porteranno al successo collaborando con Vogue,il Daily Mirror e con Stanley
Kubrick.
Nelle
ultime sale del museo, le foto provocazione di Gert Jochems. Un occhio diretto,
su feticismi di ogni genere, sado masochismo, bondage, pratiche estreme e
fantasiose, master and servant, divise, uniformi, mistress, aghi, punteruoli,
tacchi, pelle, gomma e tanto altro … tutto questo in ambienti domestici,
cucine, camere, ristoranti, salotti, garage, addobbati a play room nei modi più
ingegnosi con imbracature, carrucole, teli, paranchi ed altro … oltre alle foto
anche schizzi originali di inimmaginabili e creativi costumi per dress code
appropriati: mute da sub gonfiate all'inverosimile animali gonfiabili da
piscina cuciti ed assemblati assieme per partecipare ad orge, feste e quant'altro
Le persone ritrarre non sono modelli o modelle, ma persone qualsiasi,
casalinghe, anziani, coppie … l’occhio del fotografo non indaga la fisicità, ne
l’intimità, ma una “normalità” esibita, un mostrarsi non per stupire ma per
essere accettati.
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